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Domande? Siamo qui per rispondere! Qui di seguito alcune delle domande frequenti.
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Cosa sono le tolleranze costruttive e come sono cambiate con il Decreto Salva-Casa?
Le tolleranze costruttive sono piccoli scostamenti dalle misure progettuali che possono verificarsi durante la costruzione. Con il Decreto Salva-Casa (art. 34-bis del DPR 380/2001), è possibile sanare difformità minori con i seguenti limiti:
- Fino al 2% per unità immobiliari con superficie superiore ai 500 mq
- Fino al 3% per unità immobiliari tra 300 e 500 mq
- Fino al 4% per unità immobiliari tra 100 e 300 mq
- Fino al 5% per unità immobiliari inferiori ai 100 mq
Come si ottiene la sanatoria edilizia?
- Presentando una domanda allo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) con:
- Relazione tecnica asseverata da un tecnico abilitato
- Documentazione comprovante l’epoca di realizzazione dell’abuso
- Titolo abitativo originario più eventuali titoli successivi su interventi parziali
oppure ultimo titolo edilizio sull’intero immobile previa verifica dei precedenti
Cosa cambia per il cambio di destinazione d’uso?
- Procedure semplificate e maggiori possibilità di intervento
- Attenzione alle norme locali: regioni e Comuni possono imporre ulteriori restrizioni
È obbligatorio coinvolgere un tecnico abilitato?
Sì, un tecnico abilitato (architetto, ingegnere, geometra) è essenziale per presentare correttamente la domanda di sanatoria e verificare la conformità edilizia.
È possibile sanare un abuso edilizio su un immobile vincolato?
Sì, ma solo previa autorizzazione dell’ente di tutela e con procedure più restrittive rispetto a un immobile non vincolato.
Esistono limitazioni per il cambio di destinazione d’uso?
Il cambio di destinazione d’uso è possibile solo se le caratteristiche dell’edificio e degli ambienti si conformano completamente alla nuova funzione e se i regolamenti e gli strumenti urbanistici comunali lo permettono.
La normativa regionale può prevedere ulteriori limitazioni
C’è un termine entro cui presentare la domanda di sanatoria?
Sì, il Decreto Salva Casa prevede dei termini entro cui è possibile presentare la domanda di sanatoria per gli abusi edilizi. In generale, la domanda va presentata prima dell’irrogazione delle sanzioni amministrative e comunque entro i termini specifici previsti per le diverse procedure di regolarizzazione
Quali documenti sono necessari per dimostrare lo stato legittimo di un immobile?
Titoli abilitativi originali, documenti catastali e una relazione tecnica asseverata da un professionista.
Quali abusi edilizi posso sanare con il Decreto Salva-Casa?
Abusi Sanabili
- Parziali difformità dal titolo edilizio: regolarizzabili senza doppia conformità se conformi al momento della realizzazione
- Opere senza SCIA: sanabili anche se non conformi alle norme attuali, purché lo fossero al momento dell’abuso
- Varianti prima del 1977: possibile regolarizzare varianti in corso d’opera senza doppia conformità
- Tolleranze costruttive: piccoli errori di costruzione rientranti nei nuovi limiti di tolleranza
- Cambio di destinazione d’uso: Procedure semplificate per regolarizzare cambi non autorizzati
Abusi Non sanabili:
- Abusi che violano norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie
- Abusi che ledono i diritti di terzi
Quali sono i costi della sanatoria edilizia?
Le sanzioni vanno da 1.032€ a 30.984€, calcolate in base all’aumento di valore dell’immobile a seguito delle modifiche.
Cosa succede se la domanda di sanatoria viene respinta?
L’amministrazione può ordinare la demolizione delle opere abusive e applicare sanzioni pecuniarie.
Cosa succede se le tolleranze superano il limite consentito?
Se le tolleranze superano i limiti indicati dal Decreto, sarà necessario presentare una sanatoria specifica per regolarizzare la difformità.
Cosa succede se l’abuso edilizio è stato realizzato molti anni fa?
Quando è sanabile
Se realizzato entro il 24 maggio 2024 o prima con norme previgenti
difformità minori e opere senza SCIA più facili da sanare rispetto ad abusi strutturali
Conformità
deve rispettare le norme sia al momento dell’abuso che della domanda
Vincoli
se l’immobile ha vincoli paesaggistici o culturali, serve un’autorizzazione specifica
Prima del 1977
possibile sanare varianti minori senza doppia conformità
Elemento #7
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